Un posto al Sole, la popolare soap di Rai 3 non è nuova a riflessioni su importanti temi sociali e storici. E questa sera, giorno del quarantesimo anniversario della morte di Giancarlo Siani, giornalista d’inchiesta ucciso dalla camorra, gli renderà omaggio con una puntata speciale. Tra le guest star, infatti, ci sarà Paolo Siani, fratello del reporter assassinato il 23 settembre del 1985, che interpreta sé stesso. Chiamato come ospite nella trasmissione radiofonica di Michele Saviani (Alberto Rossi), Siani parlerà dell’esperienza del fratello e di quanto il suo esempio sia ancora oggi forte.

Il gioco di specchi è alquanto particolare. Nello show di Rai 3, il ruolo di Michele, con le dovute differenze, ricalca in qualche modo quello dello stesso Siani. Giornalista d’inchiesta, proprio come il padre, a sua volta ucciso dalla criminalità, non ha mai esitato a mettere in pericolo la sua vita pur di svelare verità importanti. Come la difficile situazione del caporalato nelle aziende agricole campane. Storyline che, pur essendo stata sviluppata in maniera sopra le righe (con l’intervento di una medium), non ha comunque perso la sua forza.

Non è la prima volta che il personaggio di Michele si lega a quello di Giancarlo Siani. Lo scorso marzo, dal computer di Saviani faceva capolino proprio il volto di Siani. Così scrisse Paolo Siani:

“Nella puntata del 6/3 di un posto al sole il giornalista Saviani è al suo computer e sta scrivendo un pezzo “difficile”, un pezzo che lo espone e lo mette a rischio. Ha già ricevuto un avvertimento. Ma è lì al suo computer che scrive nonostante la moglie lo inviti alla prudenza. Mentre discutono viene inquadrato il computer di Saviani e come screensaver ha la foto di Giancarlo. Sarà lui, Giancarlo, che non ha avuto paura di scrivere cose “difficili”, a guidarlo nel suo lavoro“.

Paolo Siani non è un giornalista ma un pediatra che ha lavorato e lavora in grandi ospedali. È stato anche parlamentare per il Partito Democratico. Si è sempre impegnato in prima linea per la difesa dei bambini e dei loro diritti. Scrivendo, tra le altre cose, un libro molto apprezzato, Cyberbullismo – Piccolo manuale per proteggere e guidare la generazione digitale (Giannini Editore).

Il fratello Giancarlo è stato ucciso sotto casa sua, al Vomero, lì dove abitava insieme ai genitori, Mario e Maria Pia. E questa sera tornerà a parlarne, come ha sempre fatto in questi 40 anni, in un palcoscenico del tutto particolare.

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