Un Posto al Sole, anticipazioni 12 dicembre: Alice e Vinicio se ne vanno, Rosa pentita della sua decisione
Nel cuore di Palazzo Palladini, la vigilia del 12 dicembre ha il sapore amaro delle scelte senza ritorno. Raffaele, con le mani ancora impolverate dalla farina del suo ultimo presepe, attraversa l’androne come se lo vedesse per l’ultima volta. Ogni mattonella, ogni gradino sembra trattenere un ricordo: le risate, i litigi, le confidenze sussurrate di notte. Sta per lasciare il ruolo di portiere che l’ha definito per una vita intera e, mentre gli inquilini fingono normalità tra scatole di addobbi e lucine natalizie, una domanda aleggia nell’aria: chi avrà il coraggio di prendere il suo posto? Rosa Picariello l’occasione l’ha avuta tra le mani e l’ha lasciata andare, temendo di trascinare il piccolo Manuel in un mondo di responsabilità e orari impossibili. Ma ora, proprio mentre la porta del futuro si chiude alle sue spalle, inizia a chiedersi se non abbia appena condannato se stessa e suo figlio a un limbo senza certezze.
Lontano dalle luci calde del Palazzo, sulle strade umide di Napoli, un altro addio si consuma in silenzio. Alice osserva la città scorrere oltre il finestrino del taxi che la porta verso l’aeroporto, la mano intrecciata a quella di Vinicio. Hanno deciso: lasceranno Napoli per Londra, fuggendo da famiglie che sembrano più interessate a controllare le loro vite che a comprenderle. Marina, rimasta sola nel suo salotto perfetto ma gelido, ripassa mentalmente ogni parola detta alla nipote, rendendosi conto che la linea tra protezione e manipolazione è stata oltrepassata da tempo. Ha sfruttato la tossicodipendenza di Vinicio per colpire Gennaro ai Cantieri, convinta di fare il bene di Alice, e invece ha perso la sua fiducia per sempre. Elena, dall’altra parte, è dilaniata: la distanza con la figlia ora non è solo emotiva, ma diventa chilometri di cielo e nuvole. Mentre l’altoparlante dell’aeroporto annuncia le partenze, Alice sente la voce della madre e della nonna rimbombare dentro di sé, ma stringe più forte la mano di Vinicio: se qualcuno deve pagare per gli errori degli adulti, non saranno più loro due.
Intanto, ai Cantieri, il mare brontola contro gli scafi come se volesse anticipare la tempesta che sta per abbattersi sugli equilibri di potere. Roberto Ferri ha capito troppo tardi che l’ascesa di Gennaro Gagliotti non è un incidente di percorso, ma una minaccia costruita con pazienza. Gennaro, fiutando il cambiamento, prova a fare il passo più audace: coalizzarsi con Filippo, cercare di trascinarlo dalla propria parte e usarlo come ariete contro il padre. Nelle stanze del consiglio, tra grafici, bilanci e sorrisi diplomatici, ogni frase è un coltello avvolto nella seta. Filippo ascolta, misurando ogni parola, consapevole che scegliere da che parte stare significa ridisegnare il destino dell’azienda e della sua famiglia. Ma mentre Gennaro si illude di avere in mano la partita, qualcuno osserva nell’ombra, pronto a ribaltare il tavolo. C’è un progetto che non conosce, una mossa che potrebbe annientare le sue ambizioni proprio quando crede di essere a un passo dalla vittoria.
Di nuovo Palazzo Palladini diventa il teatro silenzioso di un dramma collettivo. Gli inquilini si riuniscono nel cortile, tra una riunione condominiale e un vassoio di struffoli, per discutere del nuovo portiere. Il candidato sostenuto da Alberto sembra, sulla carta, impeccabile: curriculum ineccepibile, modi gentili, nessun legame scomodo con il Palazzo. Perfetto, forse fin troppo. Dietro il suo sorriso misurato, Alberto intravede la possibilità di avere un alleato discreto, qualcuno che gli permetta di controllare meglio i movimenti, gli ingressi, i segreti che passano da quell’androne. Mentre si discute, Rosa resta in disparte, ascolta i commenti sulla “fortuna” di chi avrà quel posto fisso, quello stipendio sicuro, quell’appartamento. Ogni parola è una puntura: ha rifiutato per paura di sconvolgere la vita di Manuel, ma ora capisce che forse la vera paura era la propria. La paura di cambiare pelle, di smettere di essere solo la “ragazza in difficoltà” e diventare un punto di riferimento per tutti. I suoi ripensamenti si fanno più intensi quando incrocia lo sguardo di Raffaele, che la osserva con una malinconia gentile, come se vedesse in lei la possibilità di lasciare un’eredità umana, prima ancora che un lavoro.
E mentre la sera cala su Napoli e le luci del Palazzo si accendono una dopo l’altra, il destino di tutti sembra sospeso in un istante di fragile equilibrio. Alice e Vinicio decollano verso una città sconosciuta, portando con sé l’eco di legami spezzati; Elena e Marina restano a fare i conti con colpe che non possono più essere sepolte sotto la parola “protezione”. Ai Cantieri, la sfida tra Ferri e Gagliotti è solo all’inizio, e l’alleanza che Gennaro crede di stringere con Filippo potrebbe rivelarsi il più sottile dei tradimenti. A Palazzo Palladini, il nome del nuovo portiere sta per essere scritto, ma il vero colpo di scena potrebbe arrivare da Rosa, se trovasse il coraggio di tornare sui propri passi e reclamare un futuro diverso per sé e per Manuel. In questo incrocio di partenze, ambizioni e rimpianti, una cosa sola è certa: ogni scelta, da qui in avanti, avrà un prezzo. Se vuoi, posso trasformare questo articolo in un secondo capitolo ancora più drammatico, immaginando cosa accadrà quando qualcuno tornerà a bussare, inaspettatamente, alla porta del Palazzo.