Un posto al sole, 29 anni di storie: gli inizi, i personaggi, i luoghi delle riprese e le curiosità

Il 21 ottobre 1996 andava in onda per la prima volta su Rai 3 una sigla destinata a entrare nella storia: “Un nuovo giorno è qui”. Con quelle note nasceva Un posto al sole, la soap opera che avrebbe cambiato per sempre la televisione italiana. Ventinove anni dopo, quel “nuovo giorno” continua a sorgere ogni sera alle 20:50, con storie che raccontano Napoli e la vita di Palazzo Palladini come uno specchio dell’Italia stessa. Creata da Wayne Doyle, Luigi Ventriglia e Adam Bowen, e prodotta da Cinzia Guzzi, la serie rappresentò una scommessa audace: portare in Italia il modello narrativo delle soap anglosassoni ma con un’anima profondamente mediterranea, fatta di passione, ironia e verità. Dal Centro di Produzione Rai di Napoli nacque un progetto che avrebbe superato ogni aspettativa, diventando la fiction quotidiana più longeva mai realizzata nel nostro Paese. Il brano di Bruno Lanza e Antonio Annona, interpretato da Monica Sarnelli e Carlo Famularo, è oggi una delle sigle più riconoscibili della TV italiana: un inno alla speranza e ai nuovi inizi, proprio come la città che ne fa da sfondo.

La prima scena è un piccolo gioiello di racconto visivo: Napoli al risveglio, le vie strette, i panni stesi, il profumo del mare. Su un motorino corre Anna, giovane e determinata, che si reca a lavorare come domestica a Palazzo Palladini, elegante residenza affacciata sul golfo. È lei il simbolo del riscatto e della speranza, l’anima semplice che entra nel mondo dei privilegiati senza mai perdere la sua autenticità. Quando scopre di essere figlia del conte Giacomo Palladini, la sua vita cambia per sempre. Diventa erede della splendida villa e incontra l’amore in Alessandro Palladini, il bello e tormentato protagonista che conquisterà il cuore del pubblico. Tra loro nasce una storia d’amore intensa, costellata di ostacoli e colpi di scena, che segnerà la prima stagione della soap. Ma Un posto al sole non si limita a raccontare una favola romantica: dietro le mura di Palazzo Palladini prende vita un microcosmo dove amicizie, rivalità, segreti e passioni si intrecciano, riflettendo le sfumature della vita reale.

Nel corso degli anni, la soap si è trasformata in un laboratorio umano e artistico, lanciando attori oggi amatissimi come Serena Rossi, Davide Devenuto e Cristiana Dell’Anna. Volti che il pubblico ha visto crescere sullo schermo, protagonisti di storie capaci di affrontare temi sociali con coraggio e sensibilità. Oggi, personaggi come Silvia Graziani, interpretata da Luisa Amatucci, e Michele Saviani, alias Alberto Rossi, rappresentano la memoria storica del racconto, mentre figure più giovani come Rossella Graziani e Nunzio Boschi incarnano le nuove generazioni di Palazzo Palladini. Rossella, con il volto dolce e deciso di Giorgia Gianetiempo, continua a vivere le contraddizioni di una donna divisa tra cuore e ragione, mentre Nunzio, ex ragazzo di strada diventato chef, racconta la forza del riscatto e della determinazione. Insieme a loro, tanti altri personaggi continuano a far vibrare le corde emotive del pubblico, in un perfetto equilibrio tra continuità e rinnovamento.

Accanto ai volti presenti, restano indimenticabili le figure che hanno lasciato il segno: Roberto Ferri e Marina Giordano, interpretati da Riccardo Polizzy Carbonelli e Nina Soldano, sono la coppia simbolo della soap, legata da un amore tormentato e irresistibile, fatto di potere, ambizione e passione. E poi ci sono Raffaele Giordano, il portiere dal cuore d’oro interpretato da Patrizio Rispo, e Renato Poggi, il suo inseparabile amico, volto comico e affettuoso che rappresenta il lato più umano e napoletano della serie. Ogni personaggio, nel suo piccolo, ha contribuito a costruire un universo narrativo autentico, capace di attraversare i decenni senza perdere il contatto con la realtà. E se Filippo Sartori e Marina Giordano hanno regalato al pubblico amori e tragedie indimenticabili, altri come Elena Giordano o Matteo Serra hanno portato nuove sfumature e colpi di scena che hanno reso Un posto al sole un fenomeno culturale, oltre che televisivo.

Ma Un posto al sole è anche un omaggio visivo alla città che la ospita. Napoli non è solo sfondo, è protagonista. Dalle vedute di Posillipo alla vita popolare dei quartieri, la soap racconta una città viva, pulsante, sospesa tra tradizione e modernità. La facciata di Palazzo Palladini, in realtà Villa Volpicelli, è ormai un’icona televisiva, riconosciuta da milioni di spettatori. Eppure, dietro quella facciata, c’è un mondo costruito con passione e artigianato televisivo, tra set ricreati al Centro di Produzione Rai e riprese in esterni che catturano la bellezza di Napoli. In quasi trent’anni, Un posto al sole ha saputo affrontare con delicatezza temi sociali importanti, dalla violenza domestica all’inclusione, fino all’amore in tutte le sue forme. Memorabile rimane la scena del 2015 con il “bacio proibito” tra Sandro Ferri e Claudio Parenti, un momento storico che ha segnato una svolta nella rappresentazione della diversità in TV. Oggi, a ventinove anni dal suo debutto, Un posto al sole resta un appuntamento quotidiano con la vita, un racconto corale che attraversa le generazioni e continua a rinnovarsi, con la stessa passione del primo giorno e con la certezza che, ogni sera, davvero “un nuovo giorno è qui”.